Blow Up n.80 - Gennaio 2005 Trespassers W. Nel luglio del 1984 la registrazione alla Camera di Commercio de L'Aia: associazione-iniziativa giornalistico-informativa e 'strumento' per operare nel campo del 'multi-mediale e delle arti trasgressive'. Le colonne portanti: una rivista, la musica, l'animazione e l'organizzazione di eventi culturali. Anche una band, quindi: l'ultimo gruppo rock 'europeo' o il primo vero gruppo di rock europeo, ma 'il discorso' non può fermarsi alla 'canzone'. Proviamo a raccontarvi, con l'aiuto di Cor Gout, questi venti anni. 2. Attila e Derrida Fu il poeta-autore Attila The Stockbroker - tutt'ora attivissimo: in curriculum quattordici albums di music-poetry, quattro libri e un'inesauribile energia live-performing -, intervistato da Gout per Vynil, a suggerire a quest'ultimo di dare note alle sue poesie. La poesia (attitudine creativa più che mero prodotto artistico) è il midollo spinale dei TW: le 'evidenze' nella centralità del 'testo' e nella 'vocalità narrativa' di Gout (Mark E. Smith, Lou Reed, Howard Devoto, persino a volte Edward Ka-spel), efficace nella resa dei 'significanti' politico / favolistici. TW è una 'favola': da leggere con Derrida, 'decostruendo', (il ricco dialogo virtuale con Cor Gout ci regala questa chiave)... significativo quel personaggio di 'Winnie the Pooh', Trespassers Williams: 'vuoto narrativo', 'fantasma affettivo' - nel plot è un 'loved one', il nonno di un amico di Winnie). 3. Benvenuti al Trespassers Post-punk-cabaret (1984-1990) Allo start-up musicale contribuisce Wim Oudijk nei '70 con gli olandesi 'Navel Orange Choir' e insieme a 'Legs' Larry Smith (Bonzo Dog Doo-Dah Band) in una operetta per la radio nazionale d'Olanda -, che resta legato ai TW fino ai giorni nostri. Il periodo Gout/Oudijk si caratterizza per il cabaret folk di sfacciata freschezza (Bum It Down - 1984, esordio concepito in un angusto ma panoramico loft de L'Aia), irrobustito di post-punk e new wave (Straight Madness - 1985). Gout porta on stage, in quegli anni, insieme a Baptist Vermeulen (cabarettista) e Siebrand Weitenberg (artista grafico) un mix di pop, vaudeville e teatro delle marionette. La libertà rock-scapigliata trova ancor più spazio nella new wave 'laterale' di Paris Between The Wars (1985), tra Magazine (B-Sides), Syd Barrett e una 'esemplare' cover soavemente lisergica di Blitzkrieg Pop. Di lì a poco l'incontro con il giornalista-chitarrista Lukas Simonis e Ronnie Kropel, bassista-polistrumentista, che danno un impronta significativa al progetto. Simonis, pluridisciplinare, organizzatore-agitatore della scena olandese, lo troviamo di recente in squadra nei VRIL di Chris Cutler e Bob Drake. Beneficati dalle tastiere di Frank van den Bos, i TW realizzano Pretty Lips Are Red (1987), 'disco perduto' del periodo agit-wave e registrano a 'Pop Drie', programma del terzo canale della radio nazionale belga, la session di The Ghost of The Jivaro Warrior. Pulsioni 'arty/progressive', - ora politica-in-rock (Gang of Four, The Ex), ora struggenti appeais esistenziali (Brel) -, animano gli albi a venire. Dummy (1988) è teatro p(op)olitico (England Swings) di trascinante istinto punk. In Potemkin (1989), con Jos dei The Ex e una bella sezione di fiati (Raymund Van Santen - clarinetto e sax, e Franz Friederich — tromba e tuba), prende corpo l'ossimoro della diretta complessità melodica. Aimez-vous Trespassers W? (1990) si propone, col senno di oggi, per la sua varia sintassi/sintesi tematica, come ideale punto di partenza d'esplorazione musicale. Il vaudeville trotzkista, pur nelle somiglianze formali con generi, musicisti, bands, scuole, rimane non classificabile, intuitivamente 'non derivativo'. Il wit dei TW resta cosa tutta loro. Cor Gout - Non penso ci siano influenze dirette. La nostra base è sempre stata: creare immagini in musica. Queste 'immagini' possono venire da una idea, un'astrazione, una melodia un suono, o una 'lirica'. (...) Eclettismo? In un certo senso. (...) Alcuni elementi lirico/musicali sono assolutamente nostri, altri sono 'riferimenti' e qualche volta anche citazioni. (...) Siamo partiti come band a metà degli anni '80 e a quel tempo lo stile musicale era 'punk' e, nel nostro caso punk basato sui Velvet Underground, Stooges e bands inglesi come i Gong. Questo mix '70/'80 era nelle nostre dita e si può sentire. Dal punto di vista dei testi l'acutezza dei Fall e di Elvis Costello era nelle mie orecchie, ma i temi e la satira sono miei. Cosi per quanto riguarda The Ex. Non penso che abbiamo somiglianze con loro, anche se ci hanno molto incoraggiato e ci hanno supportato (...). 6. I concept e lo sviluppo della multimedialità 'Agit-P(r)op' (1990-2000) Cor Gout - (...) Nel primo periodo le registrazioni erano molto vicine al nostro live-sound. Volevamo maniere sul vinile l'immediatezza e l'emotività del live. Dopo 'Roots and Locations' si è dato maggiormente spazio al lavoro di studio (...) il 'concept' viene prima e innanzitutto. (...) si lavora anche con testi ed idee musicali completamente elaborate in studio, partendo dalle tecnologie là disponibili, con gli strumenti e i musicisti che riuniamo là e con i produttori ed i tecnici del suono, che hanno voce in capitolo. Da questo metodo di lavoro nascono i collages, le composizioni sonore di connessione, gli esperimenti e anche, non ultimo, il senso di unità di tutti gli elementi. Quelle di Roots and Locations (1991) sono pagine di 'armonie tormentate e di arrangiamenti tastieristici da incubo freudiano' (Scaruffi). La pennellata 'espressionista (Chinese Candyman), gli arrangiamenti brechtiani (The Boy, The Park), gli inserti jazz (Hexio Perfectio de La Luxe) illuminano la storia 'universale' di un padre e di un figlio ne L'Aia degli anni '50. La fine dell'innocenza, sintetizzata dalla trasformazione urbanistica d'una città-metafora. (Another blow / A next blow and / Another Wall is Crumbling / A faint vision of a Play / Vaudeville / Makes way for a clear-marked / Image of a Parking Place). Cor Gout - L'Aia non è una città moderna ne cosmopolita. È una città governativa con funzionari in uffici governativi o amministrativi. (...) È una città che conserva ricordi, cose dimenticate e stili fuori moda. Durante la Seconda Guerra Mondiale, e per un poco anche dopo, è stata il centro dello spettacolo e della musica, un punto di incontro internazionale. (...) Ora è tutto cambiato. (...) L'architettura di questa città è stata in parte demolita in favore dello sviluppo edilizio e di una bizzarra pianificazione urbana. Metà della città è ancora bella e l'altra orribile. Metà della cultura è decadente e l'altra banale e piatta. Ma ci sono storie da afferrare e ricordare, così è possibile sognare ed immaginare. L'Aia mi ha cresciuto e gli restituisco storie ed immagini del suo passato, del presente, del futuro. Per me L'Aia è una figura tragica come Artemisia [Artemisia Gentileschi, in 'Fly Up in The Face of Life'], Boekelaar [il calciatore dell'Ep 'Boekelaar, Back'] e Gascoine [di Gazza si canta in 'Leaping The Chasm] 6.1 La musica come un romanzo e la prima trilogia Nell' 'organico-giostra' di '5,4,3,2,1,....0' (1993) sei ance vi accompagnano in un viaggio notturno, il più 'intimo' dei TW, fatto di ballate 'ciclotimiche' (Munch), cabaret-songs penombrali (Egg-Song), visioni sturm und drang (The Sea and The Moon). Le note finali di The Sea and The Moon si dissolvono nel buio-silenzio con un brivido di vertigine. Sarà che, diverse le sfumature, i successivi tre albums, Fly Up in The Face of Life (1996), LeapingThe Chasm (1999), Flight Over The Hague (2000) sono legati all'idea del 'vuoto' e del volo. L'articolazione jazz di scuola europea è l'intensa cifra emotiva del primo. La strutturazione per 'scene' esalta la teatralità visionaria e patafìsica del secondo (magistrale sequenza Pages From Mahier's Diary, Space For Thoughts, Hole in Fiat Surface), meeting point di molti dei compagni di strada del lustro precedente. Nel 'volo su L'Aia', (progetto mixed media e cd co-prodotto dall'italiana Snowdonia), tornano luoghi e temi come flashes di memoria (la stanza di 'Roots and Locations', il faro di 'Leaping The Chasm') tra canzone popolare - Sonia Szewcjky's Ballet School, Talamini -,musica per ragazzi - Betsie De Olifant -, riletture oblique stile Recommended - Chinese Candyman, Laan Van Meerdrvoort, la dolente Oom Jan's Hemelvaart), composizioni per voce recitante, brani di prosa. 6.2 Lo spettacolo agit 'pop' totale: direzioni e produzioni La discografìa 'full lenght' non esaurisce la complessità autoriale dei TW. Restano dei 'chasms' tra le canzoni e la vita, per continuare a scriverci dentro. Negli anni '90 l'attività si ramifica, provocando un 'interplay' umano vivacissimo (dal solo semplice esame dei dischi si avrebbe, ad oggi, una line up globale di sessanta persone). Cor Gout - A parte l'essere una band che scrive canzoni e musica, noi siamo una unità multi-media (o multi-disciplinare) che lavora insieme ad artisti provenienti da altre discipline. Questo è evidente già dagli 'artworks' (curati da artisti quali Sébastien Morlighem, Ronnie Krepel, Saskia Leenes e Maisie) delle nostre produzioni musicali. Ma è ancora più evidente nei nostri 'progetti artistici': i video con Ada Fsevur e Heiner Holtappels, gli spettacoli teatro-musica con film-makers artisti grafici (lo stesso Holtappels, Basden Boer), ballerini (Thom Stuart) e attori (Eddie Kagie, Rob Bekker, Ilse Froklage, Rita Hausherr). Come autore di testi e poeta io ho collaborato con musicisti di area elettronica (Frans Friederich — che è anche il trombettista dei Trespassers W), Robert Kroos, Jan Moebius e musicisti dell'area improvvisativa come il sassofonista Luc Houtkamp [figura di spicco del jazz europeo: con Sven-Åke Joahnsson e John Russell negli anni '70, negli '80 con Han Bennink, nella King Ubu Orchestru nei '90, sui lavori recenti su X-OR] e il contrabbassista Wilbert de Joode. Noi (ed io personalmente) abbiamo imparato molto dai differenti metodi e stili che questi artisti hanno portato. Collage, tecniche di registrazione, improvvisazione, tecniche di performance, la creazione di atmosfere e ambientazioni, un senso del 'tempò. 6.2.1 Poesia Cor Gout prosegue e sviluppa, dal 1993, un intensa attività di poetry-performer in allestimenti multimediali che coinvolgono l'area elettronica (Unit Moebius, Jan-Kees Haks, Anthony Blokdijk), la free/impro, (costante e significativa la collaborazione di Luc Houtkamp), la pittura (Jan Maarten Luursema) 6.2.2 Radio Nel periodo 90-93 i TW (Cor Gout, Frank van den Bos, Peter Bos) curano a Radio Lokatel, una radio Locale de L'Aia, la trasmissione 'Radio Mondain Den Haag' che ospita live-sessions, artisti sonori, poesia, interviste. Due cassette (circa tre ore di programma) ne 'samplerizzano' parte dell'attività. 6.2.3 Video L'immaginazione tracima in 'contenitori' visivi. Le immagini di un parco e della città de L'Aia legati/dedicati a 'Roots and Location (Roots and Locations, 1992). Frammenti dell'immaginario sonoro di '5,4,3,2,1.....0' (Riefensthal, 1993). Documenti di performances (il monologo interiore di Erik van der Jagt associato con oggetti, scritture mentre girovaga alla Maldoror-Galerie in Point of Departure, 1994). La decostruzione audiovisiva di Blue di Jerman (Derek Jerman's Blauw, 1994). Poi, il mare di Scheveningen con i soundscapes di Frans Friederich (De Zee Die Neemt, 1999). 6.2.4 Multimedia L'integrarsi delle forme d'arte è la migliore rappresentazione dei TW come 'persona artistica'. Il progetto Zee/Land, percorso multimediale, nell'ambito Festival 'Goodbye 20 Century', di suono/immagine/poesia/arti visive sull'interfaccia mare/terra, infinito/definito; il concept di Flight Over The Hague (che copre un arco creativo di dieci anni, dall'idea originaria in 'Roots and Locations' all'omonimo disco-progetto del 2000); il mixed-media musical (ieeplan) e soprattutto il social-artscape-work collettivo di 'Scheveningen, op locatie'. Un disco e libro, azioni disseminate sul territorio: discussioni, incontri, mostre, performances, suono e video. Favole glocal in un nuovo stile internazionalista. Cor Gout - Schveningen ufficialmente è una parte de L'Aia, ma in realtà costituisce una cosa a sé. È un villaggio di pescatori sul Mare del Nord. La struttura sociale, la mentalità il linguaggio sono molto diversi da quelli de L'Aia. Io, nato a meta strada tra L'Aia e quel villaggio, posso riconoscere 'la difference' (Derrida: che Dio l'abbia in gloria)... Scheveningen e una vera comunità, psicologicamente e socialmente influenzata dal mare, il quale da lavoro ma anche genera pericoli e paure, determinando dei caratteri duri, gente in lotta con il mare, ma anche con l'oppressione del L'Aia, che ha bisogno dei proventi del turismo e che succhia il sangue al villaggio e vende i terreni ai costruttori. C'è in Scheveningen una poesia aspra, che mi piace. Alle soglie del terzo millennio si delinea un'esperienza multidisciplinare di rara ampiezza artistico-umana. Da ricordare ancora, almeno, il progetto di teatro-sonoro 'Recyclopedia'. Coordinato da tra Frans Friederich e Cor Gout, ha coinvolto, tra gli altri, l'ensemble del R:IP (Rotterdam Improvisation Pool) e si è 'materializzato' in due cds: Recyclopedia C: the 3 Charles' Suite (2000) - che s'ispira Charles Lindbergh, Charlie Chaplin e Charles Ives e Recyclopedia F (2001). TW è un hub culturale: filosofìa, letteratura, pittura (Artemisia Gentileschi, Munch). Lo sport. Il calcio: una passione di Gout e un vero 'contesto sociale', un modo per guardare all'occidente'. Allora ecco certe figure: Boekelaar, Gascoine. Sembrano simboli delle amare sconfitte dell'esistenza, nuova 'mitologia debole'. Cor Gout - È vero, prendo spunto dalla cultura 'alta' e 'bassa'. Per me non c'è differenza. E il modo in cui usi queste cose che le fanno diventare arte (o in altri casi: pop). Si può parlare di Munch e Artemisia come persone qualunque con emozioni comprensibili e si può descrivere due giocatori come eroi tragici (Boekelaar in senso 'fumettistico, Gascoine in un senso realistico). Scelgo queste persone perché loro (le loro storie) sono forti, vivide, nutrimento per l'immaginazione. 7. Vecchie-nuove favole per il terzo millennio. Una trilogia, ancora. (2000-2004) "The Sex and the End of it"(2002) è sull'amore e, inevitabilmente, sulla morte. In copertina, le donne nude di Pietr Deunhouwer attendono sulla piattaforma d'una surreale stazione abbandonata, in un ambiente campestre. Immagini — straniatamente languide, come l'album - tra un freudiano Delvaux e un pre-lisergico Edward Hopper. Scrivevamo: ai confini tra art-pop, new wave colta, rock in opposition, fantasie zappiane. Materiali trattati con mano felice, arrangiamenti sapidi mai pretenziosi (da manuale "Swet Pea"), addirittura coloriture psichedelico-canterburiane ("La Revue Négre"). Uno si aspetterebbe Recommended, invece è prodotto negli Stati Uniti, da una indie dal curioso catalogo. Cor Gout - Abbiamo sempre avuto un seguito negli USA, grazie a ottime recensioni di critici come Andrea Enthal (Spin), Michel Mahan (Alternative Press) e Fred Mills III (Option). Abbiamo avuto anche un offerta dalla Geffen, ma le condizioni erano troppo restrittive. Nei primi anni '90 due nostri singoli sono usciti in USA. 'Boekelaar, back', per la ND e 'Heck's' per Bright Green Records di Michael Boyd. Nel 1996 "Fly Up In The Face of Life e stato licenziato negli USA dalla Opulence. Il responsabile dell'etichetta, Kenyata Sullivan (che era membro anche dei Pandoras Lunchbox) ci organizzò un tour che fu un successo. Quando Boyd partì con la Somnimage era molto interessato a produrre il nostro nuovo materiale. Aveva già fatto un ottimo lavoro con il singolo e, cosa molto importante, egli ama davvero la musica. Così ho accettato. Produce cose differenti, anche roba 'gotica' che non mi interessa granché. Ma questo lui e fatto così. Gli piace il gotico, ma anche The Hafler Trio e i Trespassers W. La Recommended? Si, penso che avrebbero potuto produrre i Trespassers W, ma Chris Cutler è troppo dogmatico e pensa che i Trespassers W siano troppo 'poppy (leggi: troppo 'populistici'). La storia s'intreccia con la cronaca che si fa simbolo 'apocalittico' e ironia. Il nuovo capitolo, 'The Drugs We All Need', in uscita per la Somnimage, conferma l'attitudine alla 'musica d'appendice', all'affabulazione culturale, alla decostruzione narrativa (qui e là Coco Chanel, Stravinsky, Beckett). Con il tema del volo e del vuoto come trama.... Cor Gout - Il volo può essere l'immaginazione (l'immaginazione che ricostruisce L'Aia o che pervade la vecchia Europa), possono esserlo anche i 'vuoti' nei testi esistenti (Derrida, di nuovo: per 'testo s'intende qualsiasi lavoro artistico, anche un film come 'Potemkin' o un immagine di Hopper o Munch) nei quali possiamo saltare dentro e scriverci il nostro testo e così di seguito; può essere il volo al di fuori dell'ordinario, al di la dei legami che ci stringono (Saint-Ex!), può essere l'impulso di morte, può essere la pulsione sessuale, la perdita della razionalità nell'arte e nella musica,. ..e ancora di più. Per me questo e tutto connesso con la trilogia, sicuramente. Sesso: la liberazione (volo) del corpo, droghe (la liberazione) della mente, rock'n'roll: la creazione dell'attitudine, lo stile (la fuga/volo dall'ordinario, dai valori consolidati, dallo standard). 8. Uno sguardo dall'alto... E mentre la musica in 'The Drugs We all Need' sembra tornare più semplice, coi Trespassers W siamo ancora oltre l'ascolto, partecipando all'allestimento d'un dramma. Il mondo, il palcoscenico. L'Olanda, una tavola. Cor Gout - Siamo stati sempre un paese di mercanti. In genere le nuove idee in Olanda funzionano se e solo se hanno un potenziale di profitto. A parte ciò, siamo stati sempre un piccolo paese nel mezzo di grandi culture (anglo-americana, francese, tedesca) e il meglio che si poteva fare era mescolare le influenze culturali. Naturalmente un mix può essere qualcosa di nuovo. Ma il successo... dipende dal denaro che arriva. (...) Vendiamo di tutto, perfino i nostri valori tradizionali come il senso comune e l'auto-controllo (quindi: entropia). Creare ad un livello puramente artistico è difficile, anche se non impossibile. Abbiamo alcuni esempi (ed anche The Ex): siamo rispettati per la nostra individualità, da alcuni anche per il nostro talento e per la creatività, ma essenzialmente siamo visti come 'poveri', perché 'non odoriamo di denaro'. Vendiamo i nostri dischi negli USA, in Giappone e in Europa. Il seguito in Olanda e piccolo. Ma fedele. Comunque non sarei del tutto pessimista sul mio paese. Il nostro sistema sociale e sanitario e migliore che altrove. L'attuale governo cristiano-liberale sta tentando di privatizzare. C'è una forte opposizione dei laboristi. Se il governo dovesse realizzare i suoi piani, verrebbero minate le fondamenta della nostra società. Gli angoli d'osservazione possono essere diversi. Ma una 'testimonianza di realtà' è cosa preziosa, di questi tempi. Noi ci fermiamo, abbiamo tralasciato molte cose, il nostro 'testo' è pieno di 'vuoti'. Ah, Derrida... DISCOGRAFIA LP/CD Come premesso è limitativo ridurre il lavoro dei Trespassers W a una semplice discografia. Per una rassegna completa delle loro attività e delle loro produzioni vi invitiamo a visitare il sito www.trespassers.nl e a contattarli per ogni richiesta e informazione. Straight Madness (LP TW 1985) (rist. 2Cd Box Mecanique Populaire 2003; include anche il primo singolo Burn it down dell'84 e il 12"Paris In Between The Wars dell'86) Pretty Lips are red (LP Dead Man's Curve 1986) (rist. 2Cd Box Mecanique Populaire 2003; include anche la cassetta "The Ghost Of The Jivaro Warrior"dell'87) Dummy (2LP TW 1988 - deleted) Potemkim (LP TW/ADM 1989) Aimez-vous trespassers w? Songs of life in Death (LP Underground Prod./Progressive Entertainment 1990) Roots and locations (LP TW/ADM 1991) 5,4,3,2,1...0 (LP TW 1993) Fly up in the face of life (CD AMF1996) Leaping the chasm (CD ORGANIC 1999) Vlucht over den Haag (CD TW/SNOWDONIA 2000) Anthony Blokdijk, Cor Gout-Scheveningen: Op Locatie (libro + CD TW 2000) De Voetbal CD (CD gratuito con in numero 8 di Fake Magazine 2001) Sex and the end of it (CD Somnimage 2003) Tw presenteert Leplaan (cd tw 2003) The drugs we all need (cd Somnimage 2004) Dionisio Capuano |