La Provincia n.8, anno 110 - 9 Gennaio 2001

L'etichetta messinese gestita da Cinzia La Fauci e Alberto Scotti si è fatta notare per l'originalità e il "colore" delle proposte


Snowdonia accende una luce nell'underground italiano

Negli ultimi mesi "Zero"di Fausto Balbo, "Courmayeur" degli Aerodynamics e il secondo album firmato dai Maisie


Da qualche tempo si è accesa una luce nei piuttosto grigi circuiti underground del rock italiano. Una luce che si chiama Snowdonia, un'etichetta indipendente messinese gestita da Cinzia La Fauci e Alberto Scotti che negli ultimi due anni ha prodotto alcuni dei dischi più colorati e originali in una scena dove la massima aspirazione è ricalcare pedissequamente i più stantii modelli sonori d'oltreoceano.
Gli ultimi mesi sono stati decisivi per Snowdonia, con la pubblicazione dell'intenso excursus elettronico "Zero" di Fausto Balbo, del fortunato e frizzantissimo "Courmayeur" degli Aerodynamics, e ora con questo secondo album dei Maisie, la formazione diretta dagli stessi La Fauci e Scotti. Se l'album di debutto "Maisie And The Incredible Strange Choir Of Paracuwaii" ('98) aveva ragione d'essere come fiammeggiante rielaborazione di un retroterra fatto di ascolti ossessivi dei Residents e della new-wave anni '80, qui siamo a un livello superiore. Permane l'ossessione per il sotterraneo, Captain Beefheart va a braccetto con i Residents, ma avanza eccellente il famoso tocco personale. Con "Do You Stili Remember When You Found Your IUD In My Nostril?" (distribuzione Audioglobe, se avete problemi a rintracciarlo 090/711542), sottotitolo "The Uncensored Hit Singles 72-93", la dissonante macchina pop snowdoniana dei Maisie si proietta nel caleidoscopico mondo dei colori. È una miscela sonora personale e appassionante quella che ti travolge, costruita dal duo (Cinzia voce e tromba e Alberto voce, chitarra, basso, piano e elettronica) con la collaborazione di alcuni dei più talentuosi musicisti off italiani (i "maestri" Jacopo Andreini e Stefano Giust) e non (i francesi Klimperei). Quadretti sbilenchi e infetti, come la claudicante ode a "Jimmy Robot", il Lou Reed in trielina di "Fish Heads", i Krisma a passeggio per le fogne di "Flashing Guts", una sinfonia infantile dorata come "Resta di stucco, è un barbatrucco!", la torbida "December Night", il blues strisciante di "TNT Babe". Il tutto scheggiato da stranianti improvvisazioni jazz e da aspri psichedelismi. E poi un paio di momenti che ci avvertono delle grandi potenzialità dei Maisie come band e della La Fauci come cantante. Una versione dell'inno supremo "I Wanna Be Your Dog" degli Stooges rarefatta e distorta, spumosa, la gentile severità del quadro attraversata da desolati sibili di tromba davisiana. E poi la Papetti Version di "Song About The Several Ways To Use A Woman", deliziosa pop song, come di un Bacharach con qualche whisky di troppo. Cinzia La Fauci scippa a Marina del Grande Fratello il primato di "gatta morta messinese".

Christian Zingales