Con il presente album siamo giunti a quota tre dischi prodotti da Andrea Tich, a partire dal 1978. Il suo ritorno Snowdonia, con il bel lavoro Siamo nati vegetali , segnava anche il ritorno alla musica di un autore complesso e raffinato, relegato – con un solo album all'attivo – nel ruolo di culto. Una Cometa di Sangue rincara la dose e si pone ad un livello più alto. Un doppio CD, inteso sotto forma di concept, con tracce composte ex novo di recente e altre scritte per il secondo lavoro che Tich avrebbe dovuto far uscire per la Cramps, che pubblicò il suo debutto Masturbati nell'ormai lontano 1978 . I due CD, intitolati Biodiversi e Una Cometa di Sangue , vanno a comporre un continuum di grande fascino e ricchezza. Un album di ventiquattro brani che, a suo modo, si presenta come un corpo organico ed eterogeneo, dove convivono in armonia l'elettronica moderna, l'antica psichedelia, il cantautorato, i primi Battiato e Rocchi, la new wave italiana e persino un pizzico di prog. Un mix ricco di fascino e passione. Tich, ironica e caustica nei testi, e si conferma ancora una penna felicissima e indispensabile nel panorama nazionale. Proprio quando giovani cantautori italiani sembrano essere proiettati alla ricerca del passato, Tich potrebbe insediarli in casa propria, data l'attualità delle proprie canzoni |