Un frequentatore della realtà odierna teletrasportato nel passato. Suona buffo, ma potrebbe essere il modo più adatto di definire un musicista come Luca Spaggiari, deus ex machina dei Fargas, il cui modus vivendi sembra essere condiviso dai ragazzi di casa Snowdonia, fautori della pubblicazione di questo nuovo lavoro. In balia di un dio principiante è un potpourri pop d'autore dove il nostro, in quanto a verve, riesce dove ha fallito gradualmente Le luci della centrale elettrica (Così l'uomo inventò la strada , Mela di cartone), mostrando un repertorio che tocca Rino Gaetano ( Venature di perle , Mi vennero a cercare le mosche ), Vasco Rossi (Polo nord , Dolce amica ), Francesco De Gregori (Lei nell'aria , Francesco), se non addirittura il primo Luca Carboni (27 gennaio), là dove si muovono anche atmosfere rock a volte simil-hendrixiane a volte tendenti al southern, fino a digressioni meta-psichedeliche (Nuovi paesi, dal richiamo vagamente dalliano) che aprono a felici epiloghi ( Con te passerà l'estate ). Un insieme corposo e sanguigno, mai stantio o fuori tempo, e che evidenzia la grande voce in capitolo che hanno non solo l'anima e il cuore di Spaggiari, ma anche i restanti della band. Ascoltare per credere.

Gustavo Tagliaferri