L'iper(surr)realismo disturbato di “Il buon senso spiegato al mio cane” di Daniele Scardanelli – torinese esordiente – ci ha ricordato un po' le pazzie di Maltominimarco (anno di grazia 2005): qui magari c'è più “professionalità” e psichedelica teatralità (Salmo), perché il piemontese tuttofare si fa aiutare da amici competenti (qua e la il contrabbasso di Marco Piccirillo il basso tuba di Maurizio Mallen, la tromba di Mario Benassai, la batteria di Alessandro Gruccione).
Tra Faust'o e Vinicio Capossela.

Marco Fiori