Il cantautore e la sua band. Il cantautore nudo e crudo. Il cantautore scaltro. Il cantautore veloce. Il cantautore valoroso. Il cantautore dannoso. Il cantautore clamoroso. Il cantautore vivo. Il cantautore morto. Vivo o morto x. Il paroliere triste, ironico, elegante, leggero, educato, scortese, fuori dal tempo, fuori dal mondo. Deian Martinelli e la sua band. Deian e Lorsoglabro. Il Piemonte canta e suona. Il Piemonte recita. La bagna càuda, la Juventus, il Torino, la Mole Antonelliana, Superga, la Fabbrica Italiana Automobili Torino, Gianni Agnelli, le Alpi e Camillo Benso, Conte di Cavour. Deian e Lorsoglabro e il debutto. Deian e Lorsoglabro e l'esordio omonimo. Dodici brani. Cinquanta minuti. L'orgasmo italiano. Deian e la sua compagnia. Con lui, Cristiano Lo Mele (Perturbazione), Alessandro Arianti (alle tastiere con De Gregori), Tristan Martinelli e una folta schiera di artisti pronti a distribuire e a sparpagliare corde, fiati e voci di corridoio. Deian Martinelli ha i capelli lunghi. Deian Martinelli ha la barba lunga. Deian Martinelli è Gesù con la chitarra. E' Gesù con l'armonica. E' Gesù freak. Deian Martinelli abbraccia Frank Zappa (“Nonostante i lampioni”), bacia Dente, fa l'amore con Lucio Battisti (“Lei non sa chi sono io”, “Paura”), vomita pasta al burro con Bugo mentre Dylan (“Danno permanente”) ingurgita lsd con Barrett. Deian e Lorsoglabro, ovvero il passato e il presente della musica italiana. Producono Musicalista Records e Snowdonia Records. Deian e la canzone italiana. Deian e la sua poesia (“ Parola nuova non c'è, una frase nuova non c'è per dire ancora una volta che la luna è così bella nonostante sti cazzo di lampioni, nonostante tutte le porcherie… ”). Deian e il pop d'autore. Si abbassano le luci, cala il silenzio, Deian e Lorsoglabro. Applausi. |