Ipotetica lettera ad un ipotetico destinatario Ciao A. tutto bene li da te? Qui la vita non potrebbe andare meglio. Mi accingo a parlarti di un nuovo cd di un cantautore molto simpatico e capace: il suo nome è Andrea Lovito ma in arte si fa chiamare Ance. Il suo disco è Lavoretto a Catena ed è targato Snowdonia, a me sembra molto interessante soprattutto per la capacità dell’artista nello scrivere brani a volte seri ed altre dal tono più disteso ma pur sempre con un pizzico d’intelligente ironia. Ti racconto un poco i vari episodi che più mi hanno colpito: inizierei con Media Vita, con quel suo gusto retrò reso tale dall’ausilio del chitarrista manouche Joris Viquesnel. Passo poi alla ben più seria e riflessiva Il Sasso Nella Scarpa con la partecipazione del clarinettista jazz Nico Gori che, nel finale, si lascia andare in un assolo che calza come un guanto alla canzone. Gradevole anche la caposseliana Vampiro con tanto di donna spaventata in lingua a rendere ancor meglio l’idea. La mia preferita è l’ironica e spensierata Vin Brulé, ti consiglio l’ascolto. Il sarcasmo pungente in una esecuzione spigliata di Surreale Dolcevita, brano dai risvolti sociali a detta dell’autore stesso: Ma il vecchio barbone/con in testa i pidocchi/se lo guardi dentro gli/occhi, è meno/sporco di voi. Chiudo con il funky di Shuper e l’atto d’accusa, quasi poetico, contro la musica leggera intesa come mezzo unico per lucrare: Decorazioni. Unica pecca del disco forse è la lunghezza, ma a dire il vero è abbastanza sorvolabile; ti consiglio, mio caro A. di cercare questo lavoro di Ance perché sono certo che ti piacerà molto, poi la produzione di Cinzia La Fauci è una garanzia. A presto, Ale Ale |