Psichedelia, elettronica, rock, avant-pop, Elio e le Storie tese, gli Skiantos di antica memoria, Le Vibrazioni, la teatralità di Carmelo Bene… Vi chiederete: ma si possono mescolare tutti questi ingredienti nel frullatore? Provateci e troverete la ricetta di questo cd.
Nonsense, humor, ironia, dissacrazione, sarcasmo, “bambinite acuta”…un'abbuffata di rock demenziale. “L'arte di sciogliere la neve” è il titolo congeniale a questa “oper(a)zione” d'esordio della band livornese Humanoira per l'etichetta Snowdonia.
Sì, ci vuole arte per sciogliere la neve senza cadere nella triviale banalità, nel conformismo delle 7 note.
“Sono talmente ricco da non riuscire a spiegarmi con parole povere”, cantano su una filastrocca per un bislacco girotondo robotico.
Altro che parole povere… Psichedelia, elettronica, rock, avant-pop, Elio e le Storie tese, gli Skiantos di antica memoria, la teatralità di Carmelo Bene… Vi chiederete: ma si possono mescolare tutti questi ingredienti nel frullatore? Provateci e troverete la ricetta di questo cd da utilizzare in vari modi: per la disciplina sportiva del lancio del disco; in macchina per evitare la foto dell'autovelox; per specchiarvi e chiedere: “Specchio delle mie brame, chi è il più folle del reame?”; e se proprio non sapete che farne, per metterlo - a vostro rischio e pericolo, si intende - nel lettore cd.
Scherzi a parte, il compact è in perfetto stile Snowdonia, l'etichetta siciliana che, da dieci anni, ama produrre dischi-giocattolo, contenitori di note e sana follia. Musica per riflettere, per ridere, per scrollare le spalle alle avversità.
La vera rivoluzione? Non servono le armi, li seppellirà una risata…
PS: Dimenticavamo gli effetti collaterali. Non meravigliatevi se, ascoltando il cd degli Humanoira, vi ritroverete: 1) a canticchiare qualche brano (la title track, “Adios nonnini”); 2) a battere il piedino a ritmo (“L'acchiappacitrulli”, titolo che è tutto un programma); 3) a bearvi - di inaspettati squarci rock e progressive, del rincorrersi di sax e chitarre, del suono lancinante di un'armonica vintage (“Muschio”, “Quando Lenin arriverà!! (Ziguli)”) - chiedendovi, perplessi, “ma allora sanno pure suonare?”; 4) a pensare, “però, meglio loro che certo pattume da hit”…
No, non meravigliatevi… si sa, i colpi di sole fanno brutti scherzi.
Gaetano Menna |