La “cover” di “L'arte di sciogliere la neve” dei livornesi Humanoira (l'ideazione grafica e l'impaginazione sono al solito degli inventivi Maisie) ricorda un poco quella di un vecchio LP de Le Orme , gruppo che i toscani possono effettivamente rimembrare, pur nella evidente diversità dei percorsi musicali (anche se l'organo di Nel raccapricciante scontro tra umorismo e noia , suonato da Fabio Fantozzi, sembra venire proprio da lì).
Sia la band vegliarda di Aldo Tagliapietra (voce, basso e chitarre) che gli attuali alfieri della Snowdonia guidati da Riccardo Vivaldi (voce, basso e chitarre) scrivono ed eseguono in effetti canzoni, ma in modo anticonvenzionale rispetto al consueto “italo-pop”. Se nel canuto combo progressivo era però un mondo favolistico a prevalere (oltre a non sempre giustificati deliri onanistici di tastiere e batteria), in “L'arte di sciogliere la neve” domina l'allucinazione e il delirio egotista alla Carmelo Bene (esplicitamente omaggiato con suoi stralci opportunamente inseriti nello strumentale Muschio). Qui non ci sono “uomini di pezza” o “giochi di bimba”: fin dall'iniziale Adios nonnini (arricchita dall'ottima linea ritmica di sintetizzatore) si entra in mondo dove gli slittamenti di senso sono evidenti. Per fare un unico esempio, lo stentoreo “incipit” di Perché il mio amore è pop (“Solo un attimo di ciò che credevi immobile e scopri blu”) accenna un mondo “altro” che gli arrangiamenti sofisticati degli Humanoira - anche con sassofono e pianoforte, a cura rispettivamente di Francesco e Linda Palazzolo - evocano in modo eccellente; da sottolineare, per tutto il CD ed in particolare in Ciro ed Anna , il fantasioso lavorio ritmico svolto da Vivaldi e dal batterista Marco Palazzolo. In alcuni punti potremmo richiamare alla mente un altro complesso della label messinese (gli Aidoru): i toscani magari utilizzano di più l'elettronica, in special modo con i “synth” di Davide Variale e i campionamenti sparsi di Aaron Jacopo Perelli (ottimi in L'arte di sciogliere la neve ).
Per contattare il quartetto livornese (non dimentico di citare il nuovo chitarrista Marco Franchi): humanoira@email.it

Marco Fiori