È raro trovare una band che al suo esordio metta già in mostra idee chiare e precise. Raro ma non impossibile, come si può capire ascoltando “Bubu7te”, prima fatica discografica dei Masoko. Il quartetto romano, attivo ormai da qualche anno (si sono formati nel '99 come Masoko Tanga e nel 2002 hanno accorciato il nome in Masoko), si è messo in luce nel 2004 e nel 2005, grazie a numerose “aperture” di concerti per band come Art Brut, Kaiser Chiefs, Bugo e Yuppie Flu. Inoltre l'anno scorso hanno vinto le selezioni di Arezzo Wave e hanno suonato all'Heineken Jamming Festival Contest. Ora è arrivato il momento del disco d'esordio, pubblicato da Snowdonia e distribuito dalla Audioglobe. “Bubu7te” è un album che colpisce al primo ascolto. Undici brani in bilico tra new wave, post punk, per arrivare a quell'impasto sonoro che i Masoko stessi amano chiamare nervous-pop. Si potrebbe dire che siano i Franz Ferdinand italiani, ma forse si sarebbe quantomeno inesatti, visto che la band romana ha questa attitudine sonora da molto tempo prima della comparsa di Kapranos e compagni. In realtà il disco dà risalto al suono spigoloso delle chitarre ma il tutto rimane sempre sui binari del pop, nel senso nobile del termine. I pezzi sono tutti delle novità per i fans della prima ora. Solo “Prima Colazione” è un pezzo rielaborato da una demo di qualche anno fa. Ma episodi concitati come “Alfonso”, “Disconite”, “Costretto”, “Cool” o la conclusiva “Buonamico” sono autentiche perle. Davide De Leonardis (voce) Alessandro La Padula (chitarra) Simone Ciarocchi (batteria) e Ivana Calò (basso) hanno fatto centro al primo colpo.

Francesco Melis