Dopo una lunga gavetta dal vivo i Masoko (il cui nome viene dalla canzone che chiudeva il primo disco dei Police) approdano con Bubu'7te ad un esordio tirato e convincente. La loro musica - sempre a sorreggere testi fortemente sarcastici e beffardi - sintetizza diverse influenze, che vanno dal nervoso incedere punk-funk alle atmosfere vulcanizzate della prima new-wave (anche italiana), con le chitarre in primo piano, ma anche il solido basso suonato da Ivana Calò e adorabili incursioni di tastierine.
Ci sono canzoni che colpiscono dritte al cuore
(”Ferrari” ad esempio, ma anche l'amaro confronto di “Confort” o lo sberleffo di “Cool”) e altre che invece scontano leggermente una certa uniformità espressiva. D'altronde la strada scelta dal gruppo romano è sincera e schietta e non può nascondersi dietro trucchi: la loro musica funziona propria nell'immediatezza [e quindi nei frangenti meno convincenti lo si comprende subito] ed è un pregio non facile da gestire. Un gruppo ricco di spunti interessanti, che rischia di farvi canticchiare improvvidamente cose tipo “ sono molto più cool di te, non chiedermi il perché! “. Rischio da correre!
Enrico Bettinello |