Come si deduce facilmente dal titolo, questo è un concept album dedicato al fenomeno italiano del Beat. Tutto ha inizio quando Franco Beat (Franco Naddei) rimane folgorato da una fotografia degli anni '60 che ritrae suo padre in un impeccabile stile Beat, poi a rafforzare la sua fissa per quel movimento arriva l'incontro con "Mondo Beat" un volumetto curato da Matteo Guarnaccia edito da Stampa Alternativa; dentro cui Franco trova un inesauribile contenitore di poesie e storie che ci restituiscono il pensiero Beat, l'idea di un mondo stretto tra il nascente consumismo e il lassismo mentale, gli intellettuali da una parte e i capelloni dall'altra.
Il progetto è quanto mai interessante e trova nella messinese Snowdonia oltre che un valido supporto discografico un'ottima cura grafica del libretto, una decina di pagine molto colorate con tutti i testi e qualche disegnino che impreziosiscono il CD. Ne scaturisce un disco dove la parola è elemento centrale e fondamentale con testi recuperati anche da "il meglio del peggio, dal boom allo sboom" di M. Marchesi e da "La Solitudine Del Satiro" di E. Flaiano, liriche 'impegnate' che allo stesso tempo fanno pensare e ridere da morire. La musica seppur non originalissima si distacca dal classico(e stantio) suono beat anni '60 e trova in un più contemporaneo Elettropop e nel semplice e (indie) Rock italiano una valida e ascoltabile collacazzione per fare da sfondo allo strapotere della forza testuale.

Marcello Consonni