Dalla sforzo produttivo di queste due creative realtà, ecco il nuovo lavoro di Vittorio Demarin, alias Gomma Workshop. Già deliranti i presupposti su cui poggia l'opera: nel '77 viene messo in commercio il motoremangianastri, macchina capace di mixare a caso centinaia di audio-cassette, poi tolta dal mercato perché tossica. Ma se n'è salvato un esemplare, guarda caso di proprietà del Demarin, che lo usa per comporre la propria musica. E “Cantina Tapes”, opera firmata Gomma Workshop - nonchè seguito ideale di “Almanacco Moderno”, realizzato nel 2004 - è proprio come te l'aspetti: una radio con la manopola impazzita, ma di una follia tutto sommato dolce e rassicurante, giacché il nostro ha l'aria di essere un sentimentale, per nulla a caccia del colpo sensazionale e invece incline a lasciarsi sedurre dalla vocina del proprio cuore. Eccolo alla salda guida di un ensemble di sei elementi sgommare tra toni retrò che si fondono a reminiscenze infantili in un'alchimia fatta di suoni che si temeva perduti e che qui vengono invece recuperati ad arte: schegge cinematiche, sapori orientali, un pò di jazz. Ma attenzione: questa è, come si dice, opera multimediale, giacché di essa fa parte, come traccia video, il terzo episodio della saga “Almanacco moderno”, realizzato dallo stesso Demarin, anche qui fedele all'estetica del riciclo (pongo, giocattoli rotti, meccanismi rugginosi). In due parole: un incubo gentile. Guido Siliotto |