Il Gomma Workshop di Vittorio Demarin è il risultato di un lungo, lunghissimo lavoro di educazione all’utilizzo di otto mani e tre cervelli nello stesso istante. E tutti in perfetta coordinazione. Da quelle benedette mani e da quei santi neuroni, infatti, sono usciti il disco Cantina Tapes, composto da 10 piccole colonne sonore dai titoli allusivi (Pijama’oRama: trittico di danze digitale, ungherese, cinese; goLO8Ose: promenade per microonde; Woodhood: blues apocalittico da palude, ecc.), al quale si affiancano i 4 video raccolti sotto il titolo di Almanacco Moderno, oscuri capolavori di pochi minuti, in cui vecchi giocattoli e spazzatura si rianimano “per raccontare una psichedelica fuga dall’infanzia”.

Valerio Cruciani