“Cantina Tapes” non pretende stabilità musicale, né mentale; impossibile un'ascolto attento e duraturo ma l'attenzione alla “composizione” dell'atmosfera riesce a far apprezzare una musica dell'errore calcolato, che da una forma che in buona parte appare casuale, viene trasformata in una sostanza melodica che non colpisce nel ritornello o nella successione di note, ma nelle immagini che istiga nell'ascoltatore. Apprezzo molto il lavoro di Demarin perché non ci sono compromessi, perché non è mediato, e perché non pretende ma riesce a deliziare nella sua folle complessità, che in realtà è passione semplice e istintuale. Al primo ascolto le tracce non sono facili da digerire, ma questo dipende molto dall'ascoltatore: questa musica senza dubbio arricchisce il proprio universo sonoro. “Cantina tapes” è una raccolta di colonne sonore di film, di situazioni, di pensieri, fate voi; è un miscuglio di suoni concreti, melodici, che ingloba rumori veri e propri e melodie mielose e romantiche. Il progetto Gomma Workshop coglie il giusto compromesso fra istinto e ragione nella sperimentazione, creando un insieme di illusioni ritmiche che non pretendono melodia. Stefano Bernardi |