I Lombriki non sono un semplice
gruppo musicale, bensì una delle svariate emanazioni di un progetto
che da oltre un lustro coinvolge alcuni “microterroristi” della
scena sotterranea romana nella realizzazione di riviste, fumetti, azioni
(anti)artistiche, compilation di gruppi fantasmatici, video e quant’altro.
Un’indagine sulla band, al secondo album dopo Glad to Be Here
del 2000, dovrebbe partire quindi da www.larsenlombriki.it, sito che ne
documenta le molteplici aree di intervento. Ad esempio, con le brutte facce
di “personaggi alternativi” causticamente decostruite nella
mostra Undergrrround Nightmares di cui Free From Deceit… è
una sorta di sonorizzazione: una raccolta di appropriazioni ludo-plagiariste,
sberleffi neo-beefheartiani, slabbrate parodie lo-fi di moduli art-rock
e vecchi amori disconosciuti (dai Residenti a Papà Ubu). Il gioco
però ha nerbo e fantasia: a volte paga non prendersi troppo sul serio. Vittore Baroni |