I Larsen Lombriki agiscono da anni dissodando con perizia il terreno del sottobosco - musicale e non solo - capitolino. Questo “Free From Deceit Or Cunning”, edito dai tipi della Snowdonia (a proposito, non perdetevi il geniale colloquio “pubblicitario” fra Cinzia La Fauci e un pacioso marpione afromericano, riguardo la promozione di questo CD…), conferma l’attitudine decostruttiva dei sei musicisti nascosti da pseudonimi (+uno, Pix, Abel Aabab, Rudi Van Mad, Ben Presto, E.Spenazo) e maschere stranianti: le lezioni fertili di Frank Zappa e Captain Beefheart si addizionano ad un evidente amore per il rock’n’roll allo stato brado (Honey, un mantra, o Carry On Devoted Forced Laughs, o A Silly Thing To Do) ed a una patologica inclinazione alla stravaganza (mai inascoltabile o seriosa, piuttosto ludica ed “irresponsabile”: Play Guitar As A Job).
La musica da film incredibilmente strana di Skilled At Something, Happy Hyped Hippy (With A Whip) - in cui la voce di Rudi Van Mad pare quella di un altro cantante ad alias, Y:dk - Time For Love e Birdsong, il “noise” degno della No-Wave newyorkese (Kosuth Youth), vandalismi sintetici assortiti (Stupid Rock’n’Roll, Polyplastic, Zalien), oscurità epilettiche alla Ian Curtis (Anytime, Can You Imagine Me); i Larsen Lombriki non si fanno mancare nulla, compresa una qualche forma di malinconia (Ocean e Returning To My Own Bed). Bravi.
Per fare i complimenti alla Snowdonia (soprattutto per esprimere le preferenze tra pollame ed ovini): snowdonia@tnet.it

Marco Fiori