Il rosa che caratterizza l’aspetto
grafico di “Falbo”, il CD di Fausto Balbo “edito
dai tipi” della Snowdonia, può indurre in inganno coloro che
fanno in questa occasione la conoscenza con la musica del piemontese. Uno
può immaginarsi magari del “tecno-rock” elegante e plastico,
come quello dei compari di etichetta Dontcareful - anche
qui non manca una donnina virtuale, in questo caso Debby,
“la super bambola viva che t’insegna l’amore” -
oppure del cantautorato malinconico e distaccato (favorito dal probabile
“ritratto dell’artista da giovane” che campeggia ritagliato
in copertina, così anni Settanta). In realtà Fausto Balbo lavora sui rumori e suoni della vita - organizzati e non - poco concedendo ad epidermiche forme di “spleen” tradizionale (anche se, volendo, A volte i togni t’avvelano risulta evocativa quasi come una “murder ballad”, realizzata però con lo spirito dei Throbbing Gristle), ma confermando l'alto standard concettuale e produttivo dei CD Snowdonia. Marco Fiori |