Falter Bramnk è un polistrumentista di Lille (Francia) e in questo "soudtracks stories" la musica in esso contenuta e completamente composta da lui. Ma per l'ispirazione, lo stimolo e la buona riuscita del progetto bisogna rivolgersi, ringraziando, al cinema e ai film cui fanno riferimento ognuna delle 15 tracce del disco. Ecco la spiegazione: "Per questo progetto, ho fatto uso di parti di colonne sonore, specialmente le voci (con i suoni attorno ad esse). Ho iniziato a comporre la scena musicale da queste fonti e qualche volta il contrario...". Quindi in ogni composizione ascolterete le voci e suoni originali dei film presi in considerazione e più in aggiunta le dolci atmosfere ambientali ricercate e create ad arte dal francese. Tra le pellicole dei registi più memorabili che vengono utilizzate possiamo ricordare "Stalker" di Andrei Tarkovsky, "Europa" di L. Von Trier, "The adjuster" di Atom Egoyan, "2001 space odyssey" e "Clockwork orange" di Stanley Kubrick, "Alphaville" e "A bout de souffle" del leggendario J.L.Godard. Succulenta parentesi italiana, nei pezzi 9 e 10, con gli immancabili F.Fellini e P.P.Pasolini, vengono scelti due film tra i più perversi della carriera dei due maestri, dove Falter costruisce delle marcettine classicaggianti che calzano a pennello con il clima dei giochi retrò di sesso e violenza che i personaggi sia de "Il Casanova di Fellini" che quelli di "Salò e le 120 giornate di sodoma", praticano. Marcello Consonni |