"All'estremo opposto del villaggio si intravedeva il palazzo di Hara Kei, poco più grande delle altre case, ma circondato da enormi cedri che ne difendevano la solitudine. Hervé Joncour rimase ad osservarlo, come se non ci fosse null'altro, da lì all'orizzonte. Così vide, alla fine, all'improvviso, il cielo sopra il palazzo macchiarsi del volo di centinaia d'uccelli, come esplosi via dalla terra, uccelli d'ogni tipo, stupefatti, fuggire ovunque, impazziti, cantando e gridando, pirotecnica esplosione di ali, e nube di colori sparata nella luce, e di suoni, impauriti, musica in fuga, nel cielo a volare." (Seta - Baricco)

Gli Aidoru vengono da Cesena, "13 piccoli singoli radiofonici" è il loro secondo album intenso e delicato, vario e proporzionato .

"90 (la paura)" apre l'album, echi post-rock con drum-machine in evidenza, "Nothing infinity reality " quasi sottovoce sintetizza la dolcezza dell'amore, "Io guardo spesso il cielo" è una poesia (di Mariangela Gualtieri) che sfuma in "Giorni" echi Marlene Kuntz, 32 secondi per ricordarci di guardare quant'è bello il cielo anche nei giorni più difficili , "Se dormi" perfetto mix basso, chitarra e batteria quasi disperato, "Ossicine", funerea e straziante ci ricorda che niente è eterno, "Angelo-gnomo" omaggio a Branduardi, "Parole porte parole ali" porta i Tiromancino all'ennesima potenza con un'intensità sconcertante , "Ni-roku" synth e drumming, quasi un'intermezzo, "Preludio op. 28 n. 2" è una marcetta tratta da Chopin, strumentale, quasi ad ostentare il loro talento, "Fas 3 bis" richiama i Karate di Geoff Farina finché la voce di Morena Tamborrino non sposta le atmosfere jazz in ambito soul come fosse una strega cattiva, "Se la parola amore" chiude l'album con il suo jazz-pop aquerellato …

13 piccoli singoli radiofonici passa una miriade di sensazioni, quelle che accompagnano qualsiasi giorno della nostra vita, dolore, amore, stupore, malinconia, gioia e paura. Quest'album è una bellissima sorpresa, una pentola in cui bolle dentro di tutto, potrei elencare tantissimi gruppi o influenze ma gli Aidoru (idolo) viaggiano su un binario che porta alla grazia attraversando tutte le stazioni della nostra anima fino ad arrivare in un posto che si chiama Meraviglia.

Prendetevi parecchio tempo per assaporare questo album e… ad ogni ascolto scoprirete con dolore che purtroppo nei singoli radiofonici non ci sono loro… Pezzo top: "Parole porte parole ali" (5/5)