Se c'è una cosa che gli Scarapocchio non sono, quella è essere originali. Citazionisti, hanno l'hobby del collage, del puzzle e del patchwork. Eppure sono originali. E persino interessanti. (Anche se interessante per una band e un disco del genere non è definitivamente la parola giusta.) Insomma, che cosa sto dicendo?
Mi spiego.
"Gli Scarapocchio sono un duo marchigiano di gente semplice, alla mano." E fin qui, tutto bene. Poi, però il comunicato stampa conclude così: per i giornalisti de "Il mucchio": si tratta di un cd d'esordio, tenetelo presente per  "Fuori Dal Mucchio". Allora ti senti disorientato. E dici: diabolica Cinzia, ne ha tirato fuori un altro dal cilindro. Dopo aver annusato Bugo (quasi) per prima e dopo aver flirtato (senza poi concludere nulla) con i Pecksniff, infatti, la Snowdonia ha pubblicato i loro più legittimi eredi: si chiamano Scarapocchio e sono francamente dei dissacranti, pazzi, furiosi, maniaci della musica sessuale.
"Attenti, sono felice!" è un album che raccoglie tutto quanto detto finora. Citazionismo, anzitutto, quando copia spudoratamente passaggi di CCCP, Devo, Sonic Youth e Slint. Ricerca ispirativa, quando si avvicina ai REM per cercare la melodia perfetta. Follia creativa, quando dissemina fra arzigogolature sonore spigolose ma non per questo cacofoniche piccole perle di saggezza. Cospirazionismo, quando urla dalle ipotetiche colonne del suo booklet "morte alle troie di regime, w la figa proletaria!". Addirittura noia, quando prosegue vanitoso nel suo guardarsi allo specchio in moribonde code strumentali.
Insomma, "Attenti, sono felice!" è il tipico album di nicchia nella nicchia, orgoglioso del suo senso-non-senso, terso e snob, (più) bello (ch)e brutto allo stesso tempo, che sicuramente farà inorridire gli indie-puristi e che quasi con certezza verrà non capito (o capito male) dalla stragrande maggioranza del resto del pubblico. Eppure non è una produzione difficile: a mio avviso Spermicidio potrebbe benissimo essere un singolo da Mtv.

Carlo Pastore