Sono un pò una nostra "scoperta", o almeno noi ci illudiamo sia così. I Tottemo Godzilla Riders sono una delle belle sorprese di questo 2002 appena terminato.
Tanto bello era il demo autoprodotto con cui si presentavano in giro che la sempre benemerita Snowdonia ha deciso di pubblicarlo per intero affiancandolo ai lavori solisti di Nicola Mazzocca, parte italiana del duo (l'altra metà è rappresentata dalla giapponese Tae Tokui).
Il CD quindi va intestato al trio Tottemo Godzilla Riders / Klippa Kloppa / Soundish.
Dei primi, a dire il vero, avremmo già ampiamente trattata in fase di recensione del demo. Ma non importa. Del trio di proposte sono sicuramente, soprattutto grazie alla presenza e alla tenera voce di Tae, la più interessante ed esotica.
L'apertura di Shiba Inu, con le due voci a incrociarsi, rende tutta l'idea del tocco morbido di una musica da cameretta fatta di beat rumoristici e scherzi. Ancor più in Più, caratterizzata dagli adorabili guaiti di Tae, su un leggero pianoforte.
Ma non c'è solo morbidezza, come testimoniano gli ostici feedback e i loops di Godzilla ga kita!!!!
Sono i Tottemo, il piatto forte, non c'è dubbio, tremendamente bravi nel creare melodie piccole piccole, che strappano un sorriso (Mosura) spesso e volentieri, ma che si fanno amare per la loro potenza naif.
Ma Mazzocca è un maestro del suono naturale e del microfono senza effetto, e anche i suoi progetti tutti italiani mettono in riga momenti memorabili di musica strumentale selezionata, dolce, inafferrabile.
Se Ai-chan, Momo-chan, Ryu è soffice colpetto di piano, Franco e Ciccio nel Far West è una giostra a giro continuo, Frozen tears una commozione in 2 note e Tigers in the Rain una meraviglia elettronica.
E così via, avanti piano e guardandosi intorno, per gustare tutto il corridoio colorato che porta alla terza stanza, lasciandosi alle spalle l'acustica di Harmony concepts per gettarsi a capofitto nel cartoon a bassissima fedeltà di Snoopy is around the corner, nei rumori kraut di Mia cara tecnologia e giù giù in fondo, fino all'irresistibile canzoncina intitolata The chiller man song.
Il pezzo di apertura e quello di chiusura sono, a mio modesto parere, non solo i punti più alti di tutta la composizione, ma anche due delle migliori cose apparse nel mio stereo nell'ultimo anno. Lasciano il gusto buono adagiato alle papille e ai padiglioni. Musica buona davvero.

Ales Mattiuzzo