70 minuti e oltre di musica
(odori), 23 (rivelatesi pochi...per il nostro piacere) segmenti di amalgama
perfetta, sprigionatori di pop, quanto di articolato sperimentalismo per
palati fini, nei diversi progetti in cui incontriamo la figura del trasmigratore
Nicola Mazzocca. Ci si fida. La loro macchinetta s'incammina, il loro carburante,
i Tottemo Godzilla Riders (in simbiosi con Tae Tokui), i Klippa Kloppa (oltre
Nicola alla chitarra, basso, bizzarre instruments e rumorini vari: il polistrumentismo
di Marco Di Gennaro e gli electronics di Sisto
Fusco e Giangiacomo Diglio) e la prova solitaria
con l'appellativo di Soundish. Il paesaggio scrutato e da scoprire, il loro
ultimo lavoro per la fauciana Snowdonia. L'isola dei tesori (il Sol Levante)
orientali è una vecchia passione di Mazzocca; cogliendo da essa più
possibilmente il vestito ludico. Scoperchiare, per poi riemergersi di colpo
(e poi ancora, ancora, all'infinito) in questo patchwork animato, imbastito
da una colonna sonora che potrebbe recare la firma del John Cage
pianisitico (Più sarà chiarificatrice), infinito e dolce (S-A-T-I-E),
ingenuamente elettronico, sfavillante di coriandoli in ricorrenze tradizionali,
aiutate dal sound di orchestrine strange jazz...tutto, ampiamente ci fa
perdere l'equilibrio verso l'instabilità (sana), ironica e sarcastica
allo stesso tempo, di Makigami Koichi con gli ironici Hikashu.
Si potrebbe accostare (consiglio vivamente) l'ascolto alla lettura di Baburo
(i figli della grande bolla ) in contemporanea alla visione di quel capolavoro
soave-surreale-favolistico creato da Beat Kitano con "L'Estate
di Kikujiro" (Shiba-inu, le stelle di Momiji,
Frozen Tears, Onaka Ga Suita) si sarebbero intrufolate senza
problemi al proprio interno). Ci si culla, ci culla...addormentandosi per
svegliarsi sereni. Sergio Eletto |