Ho sentito cose che voi umani
non potete neppure immaginare. Ho sentito bestiali bastioni della campagna
novarese partire dal country e poi infiammarsi e disfarsi come fossero gli
Half Japanese de noantri; ho sentito pezzi belli distrutti dalla
noia noia noia della provincia sconfinata e puzzolente; ho visto le menti
migliori della mia generazione (...vabbè...) rovinate dai troppi
ascolti; ho visto ectoplasmi di droghe apparire a memorie di Gun Club
e picchiarli che manco Totò alle prese coi dischi; ho sentito partenze
come Shattered Faith ma c'era una tastierina giocattolo; ho sentito
qualcosa che sembra Ghezzi Enrico che canta e suona pure ma in un altro
momento; ho visto un'umanità che sa san Francesco ma soprattutto
i rutti e quindi ti spiattella un ritaglio di Clash e lo fa solo
per venti secondi. Perchè tanto odio?, chiedeva un tempo il Paz.
Sono in due, Alex BakuniM e Fax, e sono di Novara. Fanno un mucchio di magnifici
suoni inutili e nienteprodotti, d'ispirazione haivistomai country - nel
senso etimologico di campagnolo - e sono completamente sbalestrati, incerti
sempre tra liscio e piscio, s'interrogano sulla fine della musica e cercano
il fine della musica ma scoprono solo la musica della fine. Dedicata ai
tanti piccoli arrivisti italianisti che scrivono d'Artaud ma non cianno
manco la penna, una ventata di purissima Grande Arte Relativista & Degenerata
che finalmente odieranno i Narcisi che si specchiano inutili. Moriremo tutti,
un giorno. Grande ma grande veramente è il casino sotto il cielo,
e io per fortuna non so più cosa ho scritto: la situazione è
[sc]ott(im)a. (7?) Stefano I. Bianchi |