Odio fare la parte del giornalista...
odio i giornalisti... mi/vi odio... perché oltretutto nel mio interpretare...
non riesco più a voltarmi verso me, stesso, e dirmi "Fregato. Testa
di cazzo! Eheh...". La maggior parte delle volte non riesco più a farmi
ridere, ne sorridere... la maggior parte! Fortunatamente il mondo è fatto
di eccezioni. C'è qualche volta... qualche volta che... Dio benedica le
eccezioni... benedette benedette. In fondo non sono così intriso d'odio
come potrebbe sembrare... in fondo in fondo... anche io.. ioioioioio...
ho un cuore che non pompa solo alcol nelle vene... sangue e carne e fibre
e altre stronzate che starebbero bene in una canzone di Emidio Clementi
(dio ce ne scampi e liberi diodio diodiodio middi middio middio brrrrrr
mio dio). Insomma insomma, parlavo di 'ste maledette eccezioni; sei lì
tranquillamente immerso nei tuoi ripugnanti rollii da malato di mente odiando
il mondo e te stesso (ma che originalone), cerchi di farti spazio nel sozzume
che invade la tua casa (senza accorgerti che anche tu ne fai parte), usi
libri per sederti e cds per stappare bottiglie... insomma nel continuum
delle solite azioni casuali che quotidianamente si impossessano della vita
di chiunque c'è un attimo! Si, c'è un momento in cui un cd scivola nel lettore
facendosi largo fra decine, centinaia (ohwohwohw una bella risata alla babbo
natale ci vorrebbe proprio qui) ma che dico?. ..parecchi cd!! E avete capito
già (vi conosco canaglie)... si continua in quello che si era affaccendati
a fare (tirare catene chiodate al proprio gatto, spostare le casse del mini-stereo
in posizione più consona, finire di schiacciare le mantidi religiose che
sono scampate alla vostra ultima personificazione delle piaghe d'Egitto,
ecc. ecc.) ma andando avanti si presta più attenzione. Ci si siede, non
troppo comodi... non poco comodi... in una specie di stasi da critico. Il
purgatorio!!Il nirvana del criticone: una sedia, lo stereo, una (ma è meglio
abbondare trequattrocinquesei) birra? Gli Egokid!!! Questa vi mancava vero?
Si! Gli Egokid. Li avevamo già conosciuti (Egokid
"Sean Connery vs Man-Uro") musicalmente, dal vivo,
personalmente ecc. ecc. Poi... non è da tutti farsi ri-ascoltare come qualcuno
che non si conosce. Mettere su il cd e dire "...chi sono questi?".
Per me è piacevolissimo, non voglio dire gratificante perché piomberei di
nuovo nelle paranoie paragiornalistiche di cui sopra. È bello? Si...
si potrebbe esser bello. Può esserlo, può esserlo, in fondo sono un ottimista.
Bello. Questo cd è bello! Un bel cd. Prendete l'affermazione per quel che
vuole essere comunque, non intendo corpi statuari immersi in colate di grasso
lucente... ma... CAGATE PURE SULLE VOSTRE COPIE DI EL GUAPO E GIARDINI DI
MIRO'... QUESTO SI QUESTO SI! Dimenticate le promozioni primavera estate
delle riviste che passano da riciclata a patinata per una volta, e affidatevi
a qualcuno che parla con il fegato in mano. Fra Garlic, Grandaddy
e Stereolab gli Egokid ci invitano nel loro mondo di cristalline
melodie pop bordate di intemperanze giovanilistico rumoriste con aperture
da psycho-shoegazers. Un invito da temere come quello dell'omone che ci
offre caramelline o da auspicare come un tornado che ci porti via insieme
alla Judy Garland del mago di Oz? Scopritelo. Un'invidiabile padronanza
del mezzo (sia per quel che riguarda suonoproduzione che per capacità compositiva)
e ammiccamenti di vario tipo (pop, sex, bi...sex, no-sex, lounge, rock,
scazzo libero e improv da giocatore di galaga) mi fanno propendere per una
posizione fra lo sguardo rapito ammirato e il sogghigno piacevolmente autocompiacente.
Non hanno niente da invidiare gli Egokid a un qualsiasi gruppo che mensilmente
ci vediamosentiamoleggiamo propinare dalla rivista di turno. Dalla bellissima
apertura di Hetro Retro Homo Superior dilatazioni, delay e su e giù
chitarristico (come se i Pavement non fossero più dei vecchietti),
al raggiro lounge-indie IggyPoppiano di Belagente, transitando per
la bossa-electro-fashion di Any 1000 Creatures (Prefab Sprout
e Stereo Total passan per la mente). Kamomilla-W è un ottima
ballads elettrico-stranita che apre ai successivi brani in odore di Canterbury-electro
(se è mai esistita), pezzi dilatati in odore di psichedelia ed evoluzioni
cervellotiche non dimentiche di solide basi pop-rock. Da giocherellarci piacevolmente sulla punta del naso. Ottimo! Luca Confusione |