"Nel polo volano polpette
sotterranee..." chi l'avrà mai detta? Duchamp in pieno delirio
dada? Un Leary inacidito? O forse il Professor Mantegazza dopo i postumi del Vin
Mariani? Niente affatto...la criptica sentenza fu pronunciata dall'ex presidente
del consiglio Prodi quando il primo governo della sinistra si trovava agli
sgoccioli...non c'è che dire: incredibile quanto gli artisti più
visionari e deviati in Italia possano ispirarsi alla fonte inesauribile
di politicanti e governanti... i Mutable se ne sono accorti, le loro menti
ancora vibranti all'unisono con le avanguardie prodiche, musiche da cinema
italiano pulsanti di Stereolab, elettroniche dei poverelli dall'efficacia
disarmante, gli Starfuckers ubriachi dopo la vendemmia, le cervella
di Fausto Balbo ammassate sul pavimento. È un disco che al
primo ascolto lascia spiazzati, questo dei Mutable, perchè tutte
le influenze sopra elencate si ritrovano esplose - e in seguito ri-combinate
ed eseguite - in modo pressochè aleatorio. Ma attenzione, perché
quello che all'inizio pare un disco fragile e poco equilibrato lascia pian
piano trasparire - ascolto dopo ascolto - un calore e una dolcezza senza
pari nell'attuale underground italiano, nonchè una compattezza e
un controllo sul lavoro finito davvero frutto di una grandissima classe.
Naif come ogni prodotto Snowdonia, i Mutable si propongono come pezzi d'arredamento
ideali per camerette ammuffite, tane sfocate di mille slackers dell'ombra,
fumanti e brufolosi. Citare i pezzi migliori? Impossibile. Vi potrei dire
che Melody Recline è pop infinito sporcato di piccoli rumori
e non ci si stancherebbe mai di ascoltarlo, oppure che Playmate è
la più grande composizione italiana di avanguardia rock dai tempi
di Sinistri degli Starfuckers, o che i ritmi quadrati di Terso
si incrociano con giri tortuosi alla Tortoise (che gioco di parole
ragazzi), che Dio, Questo Sconosciuto è l'apologia di Radio
Maria, che c'è di tutto qui dentro, da Cage a Heather Parisi.
Piaciuto non poco anche a RockIt è stato ingiustamente snobbato da
altri, ma non stateli a sentire... questo Meatballs... senz'altro
è uno dei dischi italiani dell'anno. BakuniM |