È
addittura una, hem, co-produzione internazionale il secondo album dei
Maisie, ovvero miss Cinzia "Snowdonia" La Fauci (voce e tromba
molesta) e Alberto Scotti (chitarra e tutto il resto), un duo che persevera
nella creazione di canzoncine ossessive e sgraziate come ghirigori Art
Brut, un momento rivoltanti, l'attimo dopo rilucenti di una giocosa o
malinconica Lo-fi Beauty (è il titolo di un brano). Come
nel CD precedente, alcune composizioni - in particolare la già
nota Pakistani Space Mission, riproposta in diverse versioni
- sono state registrate da o con l'apporto di ospiti (Klimperei,
Legendary Poptones, Stefano Giust, Jacopo
Andreini), conferendo all'insieme una ancor più onnivora
e caleidoscopica varietà di riferimenti: Chadbourne
e Jad Fair, Sanremo e lo zecchino d'oro, Zorn
e Papetti, Comelade e i Brutos,
e via elencando. Canzoni come malattie infantili, capaci di perpetuarsi
all'infinito nella loro paradossale, autistica autoironia. Strano casomai
che ci sia una cover degli Stooges invece che di Nada.
Da odiare o amare, insomma, così come molti dei prodotti genialoidi
e bislacchi che finiscono nel catalogo Snowdonia. |