Avete mai provato ad immaginare
cosa verrebbe fuori da un frullato di Depeche Mode e Fatboy Slim?
Beh, se non l'avete ancora fatto, lasciate stare: ci hanno già pensato
i marchigiani Aerodynamics a miscelare le due diverse soluzioni sonore e
il risultato, a quanto sembra, è di rilievo. È infatti il
loro esordio intitolato "Courmayeur" a dare questa impressione,
proprio perché le strutture del big-beat vengono qui sintetizzate con certe
atmosfere riconducibili, viaggiando con la memoria, agli anni '80. Non a
caso su disco trovano spazio, oltre alla solita triade basso/chitarra /batteria,
anche sintetizzatori, sequencer, loop, stilofoni (?!), batterie elettroniche
e persino organi farfisa, tutti sapientemente miscelati dai tre "sciatori"
per partorire un disco all'apparenza impossibile. Ma basta solo prestare attenzione all'iniziale "Special god" per intuire subito che la band gioca, anche se non più di tanto, sia con le macchine che con alcuni clichè (musicali e non) per impressionare e riuscire, al contempo, a lasciare il segno. Kolbaky, ad esempio, col suo riff di chitarra campionato (ispirato?) da chissà quale pezzo surf, è un (im)probabile hit che funzionerebbe ad ogni latitudine. Baker e Ti fai male, invece, hanno tutte le sembianze per essere il tema sonoro di due diversi film: la prima del prossimo "James Bond" e la seconda di un futuro episodio di "Trainspotting". In questo disco, in sostanza, ci troverete della jungle che strizza l'occhio al drum 'n' bass, che strizza l'occhio alla new-wave, che strizza l'occhio al big-beat, che strizza l'occhio all'elettronica d'Oltralpe, che strizza l'occhio... e come al solito, se fosse una produzione Skint (tanto per dirne una) te la venderebbero cara, mentre lo sponsor in quest'occasione è Snowdonia; non servono quindi ulteriori tasselli per consigliarvene l'acquisto praticamente al volo. Faustiko |