Il miglior disco rock italiano, per quel che mi riguarda, è questa compilation dedicata al mondo della pornografia. Poco importa se una buona metà dei partecipanti sia di origine straniera. Gli artefici (ovvero Cinzia La Fauci e Alberto Scotti dell'etichetta Snowdonia ) sono italianissimi e rappresentano un fulgido esempio di come anche nel nostro paese si possa produrre musica al passo coi tempi. Cosė se i nomi di Chris Carter, Arto Lindsay e Zeek Sheck aiuteranno a vendere qualche copia in più, le cose più interessanti provengono dall'underground. Ai Lounge-o-Leers va la palma d'oro (o dovrei dire l'hot d'or) per la demenzialità, grazie ad una versione a dir poco esilarante di "My Heart Will Go On" tema di Titanic, il loro film porno preferito. Tra le cose più interessanti dalla legione straniera occorre segnalare anche la danza per bordello dei polacchi Neborock, o il folk primitivista di Fred Frantic e il jazz cazzone degli svizzeri Day and Taxi. Ma una volta tanto sono i gruppi nostrani a entusiasmare per la freschezza delle idee. Primi fra tutti i Maisie, con il loro blues alla Residents. Poi gli ormai consolidati Starfuckers che deliziano l'ascoltatore con un funky elettronico minimale seriale e quant'altro. E che dire dell'attitudine sbracata di Faccions e Bebe Rebozo, o della sublime anarchica incompetenza dei Pecksniff
(i DRI che incontrano gli US Maple) e delle Allun
(i Royal Trux in crisi isterica)? Semplicemente geniali. E allora procurarsi questo disco diventa quasi obbligatorio anche per via dell'artwork che non lascia niente all'immaginazione.
(8/10)

Massimiliano Osini